venerdì 11 settembre 2020

Due ushabti in legno dai Musei Civici di Reggio Emilia

Questi due ushabti in legno di pino, esposti ai Musei Civici di Reggio Emilia, rappresentano il defunto Mehy (Mḥwḥy oppure Mḥy 𓐝𓂝𓄑𓏛𓎛𓏭𓇌) che porta il titolo di “grande dell’acqua, Mehy, del tempio di Osiride”.
Si trattava probabilmente di un funzionario che aveva il compito di dirigere i lavori di costruzione dei sistemi di canalizzazione dell’acqua del Nilo, per irrigare quei terreni che non erano direttamente soggetti all’esondazione del fiume.
Le due statuette, alte una ventina di centimetri, sono databili alla XX Dinastia (1196-1070 a.C.) e provengono probabilmente da Tebe.
Originariamente erano rivestite da una decorazione policroma della quale si conservano ancora le tracce (il viso bianco, la parrucca blu scuro, la collana rossa e nera).
Il personaggio tiene nelle mani gli attrezzi agricoli (una zappa e un piccone, come di consueto per gli ushabti).
Il testo in geroglifico riporta una versione ridotta del sesto capitolo del Libro dei Morti, dove il defunto risponde alla chiamata per i compiti che era previsto che egli svolgesse nell’aldilà.

I due oggetti sono stati esaminati e studiati nello specifico da S. Pernigotti in “Antichità Egiziane del Museo “Gaetano Chierici” di Paletnologia”, Reggio Emilia, 1991 e da Bongrani-Fanfoni, “Due usciabti del Museo Civico di Reggio Emilia”, 1968.
       

Riporto di seguito la trascrizione del testo geroglifico (manoscritta nel volume di S. Pernigotti in “Antichità Egiziane del Museo “Gaetano Chierici” di Paletnologia”, Reggio Emilia, 1991 e qui riproposta in versione digitale), nonché traslitterazione e traduzione:


sHD Wsjr aA mw MHwHy n pr-Wsjr
"Che sia illuminato l'Osiride, grande dell'acqua, Mehy, del tempio di Osiride"

Dd=f j Sbty jr aS.tj jr Hsb.tj 
jr jp.tj Wsjr MHwHy mAa-xrw
jrt kAt nb jrt.w m Xrt-nTr srd sxt.w
r s[...] wDb.w r Xnj Say n JAbt r Jmntt
"Egli dice: "O ushabti, se viene chiamato, se viene contato,
se viene scelto l'Osiride, Mehy, giustificato,
per fare ogni lavoro che deve essere fatto nella necropoli, rendere arabili i campi,
[irrigare] le terre lungo gli argini, trasportare la sabbia dell'Oriente all'Occidente"

mk jnk
"eccomi"

kAt jm
"si dirà là"

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