venerdì 7 gennaio 2022

I rilievi neo-assiri del Museo Barracco di Roma

Il Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco di Roma conserva una ricca collezione di arte mesopotamica che comprende reperti provenienti dagli scavi condotti durante il 1800 da missioni archeologiche inglesi e francesi.  

Gli oggetti e le opere vennero acquistati sul mercato antiquario da Giovanni Barracco che, nutrendo una forte passione per le antichità, li collezionò esponendoli nel proprio appartamento in Via del Corso a Roma (da li vennero poi trasferiti nel palazzo che oggi ospita il Museo, in corso Vittorio Emanuele n. 168).

La raccolta è costituita prevalentemente da una serie di frammenti di rilievi assiri, provenienti dal Palazzo Nord-Ovest di Kalkhu (oggi Nimrud), dal Palazzo di Sargon II Dur Sharrukin (Khorsabad) e dal Palazzo Nord di Ninive (la cittadella di Quyunjik) e datati ai regni di Assurnasirpal II (883-859 a.C.), Sennacherib (704-681 a.C.) e Assurbanipal (668-627 a.C.).

La scelta delle opere non era stata casuale. Giovanni Barracco sosteneva infatti che:

"basta un certo numero di frammenti ben scelti...per comporre una succinta storia della scultura antica [...] la loro ricomposizione richiede un lavoro mentale...carissimo alle persone di fantasia mobile e coltivata."

Secondo Barracco il "frammento" stimolava la curiosità di chi lo osservava, spingendolo ad adoperarsi per ricostruirne il contesto storico e narrativo.

Anche l'orizzonte temporale entro il quale datano i rilievi (IX e il VII sec. a.C.) era stato selezionato intenzionalmente, essendo volontà del collezionista di rappresentare due periodi specifici dell'arte assira:

"[...] quello di Assur-nazir-habal e quello dei Sargonidi [...]". 

Assurnasirpal II, Sennacherib e Assurbanipal, ai cui regni sono attribuibili i frammenti, governarono durante l'età neo-assira, l'epoca di maggior fioritura dell'impero.

I rilievi erano stati realizzati allo scopo di decorare le pareti dei palazzi reali di questi sovrani: Assurnasirpal II lo costruì a Kalkhu, che fu anche capitale monumentale dell'impero neo-assiro, mentre Sennacherib e Assurbanipal (quest'ultimo denominato "Sardanapalo" nei testi biblici) la trasferirono a Ninive, edificando qui la propria residenza reale (rispettivamente il Palazzo Sud-Ovest detto anche "Palazzo senza rivali" e il Palazzo Nord).

I sovrani neo-assiri erano infatti re-costruttori: si impegnavano in imprese edilizie di grande respiro, edificando templi e palazzi o dedicandosi ad opere di restauro di quelli già esistenti.

I rilievi avevano lo scopo di narrare le imprese del sovrano e, per loro tramite, egli dava testimonianza della sua potenza e dei suoi successi, trasformando così il programma figurativo della propria residenza in un potente strumento di comunicazione.

I rilievi in calcare seguivano due tematiche principali: le campagne militari e le scene di caccia.

I frammenti provenienti da Ninive e da Khorsabad (Fig. da 1 a 10) raffigurano arcieri, soldati, cavalli, fuggitivi, deportati e il trasporto di una preda di caccia.

Fig. 1 Rilievo con arcieri che scoccano frecce dai loro archi. Calcare con tracce di pittura, Impero neo-assiro, regno di Assurbanipal (668-627 a.C.),
dal Palazzo Nord di Ninive

Fig. 2
Rilievo con arcieri elamiti in alta uniforme.
Calcare,
Impero neo-assiro, regno di Assurbanipal (668-627 a.C.),
dal Palazzo Nord di Ninive.

Fig. 3
Rilievo con soldati e cavalli.
Calcare con tracce di pittura,
Impero neo-assiro, regno di Assurbanipal (668-627 a.C.),
dal Palazzo Nord di Ninive

Fig. 4
Rilievo con fuggitivi babilonesi in un canneto.
Calcare,
Impero neo-assiro, regno di Assurbanipal (668-627 a.C.),
dal Palazzo Nord o Sud-Ovest di Ninive.

Fig. 5
Rilievo con la preda della caccia.
Calcare,
Impero neo-assiro, regno di Assurbanipal (668-627 a.C.),
dal Palazzo Nord di Ninive.

Fig. 6
Rilievo con donne deportate.
Calcare alabastrino,
Impero neo-assiro, regno di Assurbanipal (668-627 a.C.),
dal Palazzo Nord di Ninive.

Fig. 7
Rilievo con donna deportata.
Calcare alabastrino,
Impero neo-assiro, regno di Assurbanipal (668-627 a.C.),
dal Palazzo Nord di Ninive.

Fig. 8
Rilievo con guerrieri elamiti.
Calcare,
Impero neo-assiro, regno di Assurbanipal (668-627 a.C.),
dal Palazzo Nord di Ninive.

Fig. 9
Rilievo con cavalieri e soldati armati di fionda in azione bellica.
Calcare,
Impero neo-assiro, regno di Sennacherib (704-681 a.C.),
dal Palazzo Sud-Ovest di Ninive, Stanza 68.

Fig. 10
Rilievo con arcieri in marcia.
Calcare,
Impero neo-assiro, regno di Sennacherib (704-681 a.C.),
dal Palazzo di Sargon II a Khorsabad o dal Palazzo Sud-Ovest di Ninive.

Uno dei frammenti di rilievo conservati nel Museo (Fig. 11) proveniente dal Palazzo Nord-Ovest di Nimrud e datato al regno di Assurnasirpal II (883-859 a.C.), raffigura un genio alato inginocchiato.
Accanto alle imprese di guerra e di caccia, il programma decorativo di questo edificio narrava infatti anche scene mitiche, raffigurando esseri fantastici come questo genio alato, inginocchiato probabilmente a fianco dell'albero sacro, a simboleggiare forse un rituale di purificazione connesso alla battaglia.

Fig. 11
Rilievo con genio alato inginocchiato.
Calcare alabastrino,
Impero neo-assiro, regno di Assurnasirpal II (883-859 a.C.),
dal Palazzo Nord-Ovest di Nimrud, Stanza I.

Le figurazioni all'interno dei palazzi (che fossero narratrici di gesta epiche o di concezioni mitico-simboliche)  avevano la funzione di esaltare il sovrano come restauratore e garante dell'ordine universale sulla terra; le sue imprese erano emanazione della volontà divina, le sue azioni erano volte al trionfo dell'ordine sul caos.
Se da un lato i programmi decorativi erano espressione di un desiderio propagandistico, dall'altro con essi si manifestava la credenza che, nel dedicarsi all'arte palatina e templare, si potesse accogliere il favore degli dei.

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