Anche nell’Antico Egitto si festeggiava l’arrivo di un nuovo anno, in corrispondenza dell’inizio della stagione della piena del Nilo (a metà dell’attuale mese di luglio).
Le foto (Fig. 1-4) rappresentano la cosiddetta “Fiasca del Nuovo Anno”: si trattava di un oggetto connesso a questo evento, che riportava iscrizioni di augurio come ad esempio:
wp.t-rnp.t nfr.t
(Wepet renpet neferet)
“Buon Anno Nuovo”
L'iscrizione poteva essere riportata sul fronte della bottiglia così come in un riquadro lungo la circonferenza.
Nell'esemplare conservato presso il Musée des Beaux-Arts di Digione (Francia) essa è ben visibile in Fig. 2 e 3 e recita letteralmente:
PtH wp(.t)-rnp(.t) nfr(.t) n nb=s
"Amon / Ptah - Un inizio di felice Anno Nuovo per il suo Signore"
(da un lato, l'iscrizione reca il nome di Amon, dall'altro quello di Ptah)
Fig. 1 Fiasca del Nuovo Anno in faience, XXVI Dinastia Dépôt du Musée du Louvre, Paris © Musée des Beaux-Arts de Dijon/François Jay |
Fig. 2 Fiasca del Nuovo Anno in faience, XXVI Dinastia Dépôt du Musée du Louvre, Paris © Musée des Beaux-Arts de Dijon/François Jay |
Fig. 3 Fiasca del Nuovo Anno in faience, XXVI Dinastia Dépôt du Musée du Louvre, Paris © Musée des Beaux-Arts de Dijon/François Jay |
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Fig. 4 Fiasca del Nuovo Anno in faience, XXVI Dinastia Dépôt du Musée du Louvre, Paris © Musée des Beaux-Arts de Dijon Photo: Lisa Antonelli |
La fiaschetta ha una forma lenticolare il cui corpo è decorato da un fiore di loto steso a semicerchio (Fig. 4); il collo si allarga in una pianta di papiro stilizzata mentre sulla fascia laterale che percorre la circonferenza dell'oggetto, oltre all'iscrizione, è presene una decorazione a motivi geometrici.
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